Muco di lumaca, cos'è e perché sono pericolose le sue uova rosa

La bava di lumaca e le uova rosa sono velenose per gli animali.

Rapporto dettagliato su una specie di lumaca invasiva e i suoi pericolosi uova

Una specie di lumaca invasiva e il pericolo dei suoi uova rosa

La Lumaca mela - anche chiamata lumaca marrone - è una specie invasiva originaria del Sud America. Queste lumache si sono diffuse in diverse parti del mondo, causando danni significativi. Particolarmente preoccupanti sono le loro vistose uova rosa, che sono pericolose non solo per l'ambiente ma anche per la salute umana.

Lumaca mela è stata originariamente introdotta in molte regioni del mondo per pulire gli acquari e per essere tenuta come animale domestico esotico. Tuttavia, la loro capacità di riprodursi e adattarsi rapidamente ha portato a considerarle in molti ecosistemi come specie invasiva. Una volta rilasciate o abbandonate, le lumache trovano condizioni ottimali per riprodursi e sostituire le specie autoctone.

Caratteristiche biologiche e comportamentali

La lumaca mela ha un aspetto caratteristico: ha un guscio grande, generalmente marrone-rossastro, e può raggiungere una dimensione considerevole fino a 15 cm. Le loro vistose uova rose vengono depositate in gruppi, spesso trovate su piante o superfici più solide vicino all'acqua.

Un comportamento notevole di queste lumache è la loro capacità di vivere sia in acqua che sulla terra. Questo permette loro di riprodursi e sopravvivere anche durante periodi di siccità. Le femmine producono più di 100 uova contemporaneamente in condizioni ottimali, causando un aumento esponenziale della popolazione.

Impatti ecologici

La lumaca mela ha enormi impatti sugli ecosistemi in cui è stata introdotta.Si nutre principalmente di piante acquatiche, causando una significativa riduzione della diversità vegetale. Questo a sua volta ha conseguenze negative su altre specie animali che dipendono da queste piante come fonti di cibo o habitat. In regioni come il Sud-est asiatico e il Nord America, i danni causati dal pomacea sono così gravi che viene considerato una minaccia per la flora e la fauna locali.

Inoltre, le lumache contribuiscono al peggioramento della qualità dell'acqua, poiché il loro appetito per i frammenti vegetali e le loro feci aumentano il torbidità dell'acqua. Ciò può ridurre il livello di ossigeno nell'acqua e peggiorare le condizioni di vita di pesci e altre creature acquatiche.

Pericoli per gli esseri umani

Oltre ai danni ecologici, le uova rosa del pomacea rappresentano anche un pericolo per gli esseri umani. Queste uova contengono potenziali sostanze tossiche che possono causare irritazioni cutanee e reazioni allergiche. La situazione diventa particolarmente pericolosa se le uova vengono ingerite per errore, il che può portare a gravi problemi di salute.

In alcuni casi queste uova possono anche trasportare agenti patogeni come il parassita Angiostrongylus cantonensis, che può causare una forma grave di meningite negli esseri umani. In linea di massima, si consiglia quindi di evitare le aree interessate o di prestare la massima attenzione quando si entra in contatto con le uova.

Misure di controllo

Per ridurre la diffusione continua del pomacea e i pericoli ad essa associati, sono state adottate specifiche misure in molte regioni colpite. Queste includono la rimozione meccanica delle lumache e delle uova, l'uso di agenti di controllo biologico come predatori naturali e l'uso di sostanze chimiche per ridurre la popolazione.

Un aspetto importante del controllo è l'educazione della popolazione. Attraverso l'informazione e la sensibilizzazione, si vuole informare le persone sui pericoli e incoraggiarle a non liberare animali domestici esotici in natura. È inoltre consigliato segnalare casi sospetti di specie invasive alle autorità competenti.

Conclusioni

Il pomacea e le sue uova rosa rappresentano una seria minaccia sia per l'ambiente sia per la salute umana. Tuttavia, attraverso misure mirate e un'ampia informazione del pubblico, si può contribuire a contenere questa specie invasiva.

Fonte: Ufficio per la protezione dell'ambiente di Berlino, Banca dati sulle specie invasive, Associazione per la ricerca ambientale di Monaco e.V.

Autore: Anita Faake, venerdì 7 giugno 24

07.06.2024